Le persone che soffrono di iperidrosi spesso non vivono con serenità i loro momenti più belli, perché le emozioni accentuano il problema. Perché non risolverlo?
Le emozioni si sa, a volte giocano brutti scherzi. Nel momento più bello il viso si arrossa, e le mani iniziano a sudare. Che sia un esame, un primo appuntamento o un colloquio importante. Le reazioni istintive del nostro corpo a volte sono difficili da controllare.
E poi ci sono problemi che queste reazioni le amplificano. Per chi soffre di iperidrosi, nascondere un emozione diventa quasi impossibile. A volte è complicata anche la vita di tutti i giorni, anche se con il tempo ci si impara a convivere e l’imbarazzo iniziale passa.
Ma cosa si intende per iperidrosi?
L’iperidrosi è una condizione caratterizzata da sudorazione eccessiva a livello soprattutto di mani, piedi e ascelle. Si parla quindi rispettivamente di iperidrosi palmare, plantare o ascellare.
La sudorazione è un fenomeno fisiologico necessario per mantenere la nostra temperatura corporea stabile a 37°C. La traspirazione serve infatti a dissipare il calore, proteggendo il nostro corpo da eccessivi aumenti di temperatura.
Come tutto ciò che accade nel nostro corpo, il meccanismo di sudorazione è regolato dal sistema nervoso simpatico, che attiva le ghiandole sudoripare presenti sulla superficie corporea. Nell’iperidrosi questo meccanismo è alterato e le ghiandole sudoripare sono più attive del normale. Questo porta ad un’eccessiva produzione di sudore, che in alcune situazioni può diventare imbarazzante.
L’iperidrosi crea ansia, e l’ansia crea ipersudorazione, per cui nelle persone che soffrono di questo problema spesso si instaura un circolo vizioso che altro non fa che alimentare la condizione.
I diversi tipi di iperidrosi
L’iperidrosi può essere primaria (idiopatica) o secondaria. La primaria non ha cause organiche, per cui si associa ad una disfunzione del sistema nervoso simpatico, che per qualche motivo ordina alle ghiandole sudoripare di produrre più sudore di quanto realmente necessario a mantenere costante la temperatura corporea.
La secondaria, come dice la parola stessa, è una conseguenza di altre condizioni o patologie come l’obesità, la menopausa, o l’ipertiroidismo.
In ogni caso ansia ed emozione accentuano il problema, per cui, per chi soffre di iperidrosi, a volte anche una semplice stretta di mano può essere causa di imbarazzo. Già, perché i due terzi delle ghiandole sudoripare del nostro corpo sono localizzate nel palmo della mano.
In base alla zona coinvolta, distinguiamo infatti un’iperidrosi palmare (mani), plantare (piedi) e ascellare. Possono essere affette comunque anche altre regioni del corpo come il viso e il tronco.
Altra causa di imbarazzo è il cattivo odore, dovuto non tanto al sudore in sé, quanto ai microrganismi che naturalmente colonizzano il nostro corpo.
L’iperidrosi può avere anche altre conseguenze. Pensiamo ad esempio all’iperidrosi plantare. Il piede è comunque racchiuso nella scarpa, dove si crea un ambiente umido. Questo può portare a screpolature della pelle, a sfaldamento delle unghie e può favorire il proliferare dei funghi della pelle, con conseguente micosi o onicomicosi (unghie).
Le persone affette da iperidrosi, per limitare il problema e mantenere una vita sociale più serena, non possono far altro che mantenere un’igiene personale più accurata, utilizzare deodoranti specifici, cambiarsi più spesso d’abito, utilizzare vestiti di tessuto traspirante. Ma questo non basta per vivere veramente con serenità tutti i momenti più belli.
L’iperidrosi nel giorno più bello
Il colloquio di lavoro, il primo appuntamento, l’ultimo esame all’università. Niente in confronto a quello che è il momento più emozionante: il giorno del proprio matrimonio.
Per una persona che soffre di iperidrosi, vivere un’emozione così profonda può creare anche imbarazzo, perché l’eccessiva sudorazione è accentuata dagli stati d’animo. Non tanto verso il partner, che ovviamente ci conosce, quanto per tutti gli altri. Gli sposi sono al centro dell’attenzione degli invitati e gli sguardi sono tutti su di loro.
Immagini la sensazione? Il timore che si possa vedere una macchia sul vestito, o l’imbarazzo di dover salutare, abbracciare e stringere la mano a tutti i presenti.
Per fortuna, oggi l’iperidrosi è un problema che si può risolvere. In medicina estetica, si utilizza uno dei trattamenti più collaudati ed efficaci: il Botox.
Il Botox e l’iperidrosi
La tossina botulinica agisce andando a inibire le cellule sudoripare e limitandone quindi l’attività. In questo modo la sudorazione eccessiva nelle persone affette da iperidrosi riesce ad essere ridotta a livelli normali.
Come ci riesce? La tossina botulinica va a bloccare specificatamente il rilascio dell’acetilcolina, neurotrasmettitore responsabile della trasmissione dell’impulso dal sistema nervoso alla ghiandola sudoripara.
Come per tutte le altre applicazioni del botulino, il trattamento medico è ambulatoriale e minimamente invasivo, non è doloroso e non richiede convalescenza. Ma soprattutto permette di tornare a vivere con serenità tutti i momenti più belli.