La cellulite è un inestetismo che colpisce quasi esclusivamente la popolazione femminile. Chi nella vita non si è trovata almeno una volta a combattere con i cuscinetti di grasso sulle cosce, o con la pelle a “buccia d’arancia”? Una crema anticellulite non manca mai nel nostro beauty case. Ma quanto sono efficaci? Esiste un trattamento di medicina estetica efficace per eliminare la cellulite?
Per capirlo meglio cerchiamo di farci prima un’idea più precisa su cos’è la cellulite e su quali sono le cause che ne determinano la formazione. Spiegheremo anche perché le donne sono più colpite rispetto agli uomini. Vedremo infine quali sono i trattamenti cosmetici e di medicina estetica più efficaci.
Il nome scientifico della cellulite è Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica (PEFS), ed è una condizione caratterizzata da alterazioni del tessuto connettivo e del pannicolo adiposo sottocutaneo. Si manifesta con un tipico inestetismo della pelle, che siamo abituate a chiamare pelle a “buccia d’arancia”, che si presenta con noduli e buchini più o meno evidenti che fanno sembrare la pelle, per l’appunto, simile ad una buccia di arancia. La cellulite compare più di frequente su fianchi e cosce, distretti corporei caratterizzati anche nella donna dalla presenza di cuscinetti adiposi. Le zone nelle quali si concentra il grasso nella donna sono proprio i fianchi, le cosce ed i glutei. Pensiamo ad esempio alle “culotte de cheval”, cuscinetti di grasso che si formano proprio sui fianchi.
I buchini tipici della buccia d’arancia si formano proprio a causa delle alterazioni che subiscono pannicolo adiposo sottocutaneo e tessuto connettivo. La degenerazione del pannicolo adiposo porta il grasso a fuoriuscire dagli adipociti, le cellule nelle quali si trova accumulato. Questo porta ad una lieve ma cronica infiammazione del tessuto sottocutaneo circostante, il quale tende ad ispessirsi formando dei setti fibrosi retraenti. Il grasso in eccesso si trova quindi compresso tra due setti fibrosi, e tende ad erniare verso l’alto, È così che si forma la pelle a “buccia d’arancia”.
Le cause di queste alterazioni del tessuto cutaneo stanno però più a fondo, in particolare negli ormoni. Noi donne ci rendiamo perfettamente conto di come gli ormoni influenzino la cellulite, la quale tende ad accentuarsi nella settimana che precede il ciclo mestruale e ad attenuarsi nella settimana che lo segue. Nella fase premestruale aumenta infatti la ritenzione di liquidi, una condizione che favorisce la comparsa della cellulite, e la causa sono proprio gli ormoni.
Gli ormoni che causano la cellulite sono quindi quelli femminili: estrogeni e progesterone. Questi favoriscono la ritenzione idrica e l’accumulo di tessuto adiposo su fianchi e cosce. Nell’uomo questo non accade, e in più il tessuto adiposo tende ad accumularsi non tanto in superficie, ma in direzione opposta, verso lo strato muscolare, e di conseguenze non risulta alterato l’aspetto estetico del tessuto cutaneo. Nell’uomo inoltre i setti fibrosi retraenti sono disposti in modo diverso. Nella donna essi sono perpendicolari alla cute, mentre negli uomini fanno un angolo di circa 45 gradi. Questo fa sì che la compressione del grasso tra i due setti, così evidente nella donna perché il grasso viene spinto verso l’esterno, non sia così evidente nell’uomo, perché la compressione avviene in modo più obliquo.
Anche se la cellulite è più che altro un problema estetico e non tanto di salute, essa può provocare disagio e insicurezza nelle donne, le quali a volte rinunciano persino ad indossare costume o gonne corte onde evitare che si vedano i cuscinetti ed i buchini. Per questo sono stati sviluppati negli anni cosmetici sempre più efficaci, i quali uniti ad un’alimentazione corretta (molta acqua, pochissimo sale e consumo regolare di frutta e verdura di stagione), possono aiutare molto ad attenuare l’inestetismo.
Per le donne più predisposte però, a volte questo non basta. Sono però stati messi a punto degli ottimi trattamenti di medicina estetica per la cellulite, tra i quali i filler a base di acido polilattico, una molecola che stimola la produzione di collagene.
I diversi tipi di cellulite
La cellulite, a seconda della progressione dell’inestetismo, può essere classificata in tre categorie:
1 – Cellulite edematosa o adiposa
2 – Cellulite fibrosa
3 – Cellulite sclerotica.
La cellulite edematosa o adiposa è una condizione associata prevalentemente a ritenzione idrica e accumulo di cuscinetti adiposi. La ritenzione idrica è una condizione nella quale si verifica un accumulo di liquidi nei tessuti. La causa è da ricercarsi in disequilibri nel microcircolo sanguigno e linfatico, il quale è influenzato a sua volta sempre dagli ormoni. La ritenzione idrica causa quindi formazione di edemi (da qui cellulite edematosa) che contribuiscono alla formazione dei cuscinetti adiposi (cellulite adiposa).
La cellulite fibrosa è invece più accentuata della prima, perché l’inestetismo ha iniziato a coinvolgere anche il tessuto connettivo e quindi i setti fibrosi retraenti, i quali si sono ispessiti. Qui la buccia d’arancia è più evidente, ed al tatto si possono percepire piccoli noduli, a volte dolorosi.
La cellulite sclerotica è una cellulite quasi impossibile da trattare. Qui la pelle assume più un aspetto “a materasso”, con evidenti noduli e avvallamenti. Questo è lo stadio della cellulite al quale non si dovrebbe mai arrivare.
Il segreto è quello di trattare la cellulite il più precocemente possibile, quando ancora è ad uno stato edematoso a adiposo. In questo caso possono essere efficaci anche dieta e cosmetici mirati, sempre a patto che siano applicati con regolarità. Ancora più efficaci possono essere però i trattamenti di medicina estetica, come ad esempio il filler a base di acido polilattico.
Acido polilattico per il trattamento della cellulite
L’acido polilattico, conosciuto anche come PLLA, è un polimero sintetico biocompatibile utilizzato soprattutto in campo medico e cosmetico per la sua capacità di stimolare la produzione di collagene e aumentare l’elasticità della pelle. L’acido polilattico ha quindi la capacità di ricostituire il tessuto connettivo che sostiene la pelle, nel quale sono presenti per l’appunto collagene ed elastina.
Sappiamo che con l’età il nostro corpo produce sempre meno collagene ed elastina, e questo porta ad una perdita di spessore, elasticità e compattezza della pelle. Il tessuto tende infatti a “svuotarsi”, assottigliarsi ed a cedere verso il basso. Ma cosa c’entra questo con la cellulite?
La cellulite è comunque un inestetismo della pelle, che coinvolge il tessuto connettivo ed il pannicolo adiposo, e che si evidenzia con l’inestetica buccia d’arancia sull’epidermide. Se andiamo a migliorare la qualità del tessuto cutaneo ed a stimolare il rinnovamento cellulare, riusciremo anche ad attenuare la cellulite.
L’iniezione di PLLA agisce creando delle microlesioni sottocutanee, le quali stimolano i fibroblasti del derma a produrre nuovo collagene, che a sua volta riempie le depressioni cutanee e rinnova il tessuto connettivo e sottocutaneo. Il risultato è una pelle che risulta più uniforme e più liscia.
Il trattamento della cellulite con acido polilattico richiede in genere 2 o 3 sedute della durata di 30-45 minuti ognuna, distanziate di alcuni mesi l’una dall’altra, a seconda dell’estensione della zona da trattare e dal grado della cellulite. Solitamente il trattamento non è doloroso, ma possono verificarsi piccoli ematomi o gonfiori temporanei nella zona trattata. In ogni caso il trattamento è ambulatoriale, e al termine della seduta si può tornare immediatamente a svolgere le normali attività quotidiane.
I risultati si apprezzano a distanza di qualche settimana dalla seduta, perché bisogna dare il tempo all’organismo di produrre nuovo collagene. Quando il trattamento inizia a fare effetto vedremo diminuire i buchini, le fossette e quindi la buccia d’arancia, lasciando spazio ad una pelle nuovamente liscia e compatta. L’effetto dura poi nel tempo in termini di migliore elasticità della pelle e riduzione delle rugosità sulla superfice cutanea.