Il laser rappresenta attualmente la tecnologia più versatile e innovativa per la rimozione delle macchie cutanee e dei tatuaggi, e per questo viene ampiamente utilizzata in medicina estetica.
Con il termine “macchie cutanee” si fa riferimento in realtà a una famiglia di inestetismi che comprende le macchie cutanee vere e proprie, gli angiomi e le cheratosi. Possono essere tutti trattati con il laser, ma con tecnologie, strumenti e protocolli diversi.
Per le macchie cutanee propriamente dette, viene utilizzato il laser Q-S (q-switched). Lo stesso strumento viene ampiamente utilizzato anche nella rimozione dei tatuaggi, perché ha la particolarità di agire in modo specifico sul pigmento più scuro senza danneggiare i tessuti circostanti.
I tatuaggi e le macchie cutanee hanno infatti in comune la caratteristica di essere più scuri rispetto alla pelle. Nei tatuaggi sono presenti dei pigmenti colorati iniettati nello strato superficiale dell’epidermide con dei microaghi, mentre nelle macchie cutanee troviamo un accumulo di melanina, un pigmento naturale della pelle (quello grazie al quale riusciamo ad ottenere una bella abbronzatura).
Quali sono le cause e le tipologie di macchie cutanee
Le macchie cutanee sono delle zone iper-pigmentate della cute: lentiggini, macchie senili, residui di abbronzatura o di scottature, segni lasciati da un acne giovanile. Le cause sono diverse a seconda del tipo di macchia.
Le lentiggini o efelidi si ereditano per predisposizione genetica, mentre macchie senili compaiono naturalmente con l’età, generalmente prima sulle mani e poi su volto e décolleté.
Le macchie cutanee possono essere causate anche dal sole. Se si è abituati a esporsi al sole senza protezione adeguata, o magari proprio in seguito a scottature, possono comparire delle macchie più scure che permangono anche d’inverno, quando l’abbronzatura svanisce.
Altra causa implicata nelle comparsa delle macchie cutanee è l’acne giovanile. Come una scottatura solare, l’acne è comunque una infiammazione della pelle che, specie se trascurata, può trascinarsi sotto forma di macchie cutanee che appaiono come piccole cicatrici nei punti in cui erano presenti foruncoli e comedoni.
Tutti questi casi possono essere trattati con il laser Q-S. Esso agisce specificatamente sul pigmento più scuro “sbiancandolo”, e uniformando così il colorito della pelle alla carnagione circostante.
Come funziona il Laser q-switched
Il Laser Q-S è uno strumento altamente innovativo perché è capace di agire in maniera selettiva e specifica su pigmenti di colore diverso andando a sfruttare le differenti lunghezze d’onda di assorbimento.
Tecnicamente l’impulso di questo laser può agire a lunghezze d’onda che vanno dai 532 nm a 1064 nm, che agiscono nel modo seguente sui diversi pigmenti:
- 1064 nm, colpisce specificatamente i colori più scuri
- 532 nm, diretta sui toni rosso/arancione/viola
- 585 nm, colpisce i toni dell’azzurro
- 650 nm, diretta sulle tonalità del verde e del giallo.
Per i tatuaggi possono essere utilizzate le diverse lunghezze d’onda a seconda del colore, mentre per la rimozione della macchie cutanee si utilizza in genere la frequenza a 532 nm.
Il principio mediante il quale agisce il laser è la fototermolisi selettiva. L’impulso emesso ha un’elevata energia e una durata brevissima (infinitesimale) ed è diretto selettivamente verso le cellule che contengono l’accumulo di pigmento. Così facendo, il laser frammenta i granuli di pigmento contenuti in quelle specifiche cellule, senza arrecare alcun danno al tessuto circostante. I frammenti di pigmento vengono rilasciati e saranno smaltiti dall’organismo nei giorni successivi.
Laser Q-S: come viene effettuato il trattamento
La prima cosa da fare, prima di sottoporsi ad un trattamento di rimozione delle macchie cutanee o dei tatuaggi con il laser q-switched, è una visita accurata con il medico che effettuerà il trattamento. Il medico valuta l’inestetismo ed informa il paziente sul trattamento e sui possibili risultati ottenibili.
La seduta vera e propria può durare tra i 15 e i 30 minuti, a seconda dell’ampiezza della zona da trattare. Se l’area è molto ampia è preferibile effettuare più sedute a distanza di tempo, invece che una sola seduta troppo lunga in termini di durata, per non stressare eccessivamente la pelle.
Il trattamento non è doloroso, anche se si avverte in genere un lieve pizzicore o bruciore, la cui intensità può variare in base alla sensibilità della zona trattata. Prima della seduta il medico può applicare comunque una crema ad effetto anestetico, che minimizza di molto i possibili fastidi.
Dopo la seduta la zona può apparire arrossata, ma si può comunque tornare subito alla vita sociale, seguendo attentamente le prescrizioni e gli accorgimenti dettati dal medico che ha effettuato il trattamento. In genere non bisogna esporsi né al sole né a lampade abbronzanti, e né tanto meno truccare la zona.
Nel periodo successivo al trattamento è inoltre importante applicare sul viso creme solari con fattore di protezione totale o comunque molto alto, per evitare che al sole possano formarsi delle nuove macchie.
Il periodo migliore per effettuare un trattamento con laser Q-S per la rimozione delle macchie o dei tatuaggi è pertanto la stagione invernale.