Il botox è, tra i trattamenti di medicina estetica, quello più comunemente conosciuto per la riduzione delle rughe. Pochi sanno però, che la tossina botulinica può essere utilizzata in campo medico anche per il trattamento di altri inestetismi o patologie.
Il primo impiego della tossina botulinica risale agli anni ’80, quando venne utilizzata in campo oculistico per correggere lo strabismo. Con il tempo ha trovato applicazione in diverse patologie, come i disturbi del movimento o la sudorazione eccessiva, fino ad approdare in campo estetico.
L’impiego più frequente del botox in campo estetico è il trattamento delle rughe di espressione: rughe glabellari (tra le sopracciglia), rughe frontali, sopracciglia cadenti e le cosiddette “zampe di gallina” intorno agli occhi.
Sono diversi i fattori che contribuiscono, in generale, alla formazione delle rughe. Se parliamo di rughe d’espressione, le cause principali sono da attribuire alla mimica facciale e al fumo di sigaretta. Facendo riferimento al fumo, si parla delle cosiddette “smoking lines”: rughe provocate dai movimenti di contrazione che il viso compie per aspirare la sigaretta.
Le rughe d’espressione, in ogni caso, non sono semplicemente provocate dai movimenti dei muscoli mimici del viso: entrano in gioco altri fattori legati principalmente all’età. Con il passare degli anni infatti, il nostro corpo produce meno collagene, elastina ed acido ialuronico, le tre preziose componenti della struttura di sostegno dell’epidermide.
Quando muoviamo la muscolatura facciale, si forma comunque un piccolo solco, una rughetta d’espressione. Quando siamo giovani la pelle torna facilmente al suo stato disteso naturale, perché il derma produce nuove molecole di collagene, elastina e acido ialuronico. Con il passare degli anni invece la pelle fa fatica a ridistendersi, anche perché manca il collagene neoformato, e questo porta alla formazione delle rughe d’espressione.
Il botox va letteralmente a “distendere” le rughe, attenuandole o eliminandole. Il farmaco che si una è una tossina botulinica di tipo A altamente purificata, che viene iniettata con una piccolissima siringa il corrispondenza dei muscoli che, contraendosi, danno origine alle rughe.
Lo stesso principio vale ovviamente per le rughe del collo: il botulino agisce limitando la contrattilità del muscolo, e di conseguenza la pelle in quel punto si distende e la ruga non si vede più, o comunque è attenuata di moltissimo.
Le rughe del collo sono tra le prime a comparire con l’età. Con il viso è più semplice mentire: creme nutrienti e antirughe, insieme a un make up strategico, possono farci apparire più giovani. Per il collo invece non c’è trucco che tenga, e sicuramente tendiamo a curarlo meno rispetto al viso. Quante di voi applicano creme anche sul collo?
Il botox in medicina estetica può essere combinato con altri trattamenti, come i filler che sono spesso a base di acido ialuronico. Un trattamento combinato botox e filler può rigenerare la pelle del viso in profondità, o correggere difetti delle labbra.
Il botox attualmente è un trattamento in grado di dare ottimi risultati sulla riduzione delle rughe d’espressione, lasciando naturale l’espressività del volto. Un’altra applicazione del botox è la sudorazione eccessiva di ascelle, mani e piedi, patologie nota con il nome di iperidrosi.
L’iperidrosi è causata da un’iperattività delle ghiandole sudoripare a causa di una comunicazione alterata del sistema nervoso autonomo, che dà il segnale di produrre sudore anche quando non ce n’è bisogno.
La sudorazione è un processo fisiologico fondamentale per l’organismo, per mantenere in equilibrio liquidi, sali e temperatura interna. Una sudorazione più abbondante può essere normale in situazioni di stress o caldo eccessivo, ma se essa avviene giornalmente, senza che vi siano cause apparenti, per più di sei mesi, si può parlare di iperidrosi.
Quella descritta sopra è un’iperidrosi primaria, ma esiste anche una forma di iperidrosi secondaria, causata da altre patologie o condizioni come diabete, ipoglicemia, ipertiroidismo, menopausa o disturbi psichiatrici.
Il botox è efficace nel trattamento dell’iperidrosi, in particolare quella primaria, perché la tossina botulinica agisce inibendo le ghiandole sudoripare. Essa va specificatamente a bloccare il rilascio dell’acetilcolina, responsabile della trasmissione dell’impulso nervoso dal sistema nervoso alla ghiandola sudoripara, riducendo così la produzione di sudore.
Il botox è un trattamento medico ambulatoriale. Viene eseguito usando aghi piccolissimi e se necessario un anestetico locale. Minimamente invasivo, non è doloroso e non richiede convalescenza.